Analisi Percorso Milano-Sanremo 2025: una lunga attesa in vista di un finale adrenalinico

Prosegue quasi totalmente nel solco della tradizione la Milano-Sanremo 2025. In programma sabato 22 marzo, l’edizione numero 116 della Classicissima conferma la località di partenza introdotta lo scorso anno, con i corridori che prenderanno il via da Pavia prima di lanciarsi per 289 chilometri (uno in più rispetto al 2024) verso il tradizionale arrivo di Sanremo. La prima asperità sarà il Passo del Turchino, posto a 150 chilometri dal traguardo, mentre la corsa entrerà come sempre nel vivo con il trittico Capo Mele, Capo Cervo e Capo Berta che faranno da antipasto alla Cipressa e poi all’iconico Poggio, il vero punto nevralgico della corsa prima del traguardo di Via Roma.
Percorso Milano – Sanremo 2025
Per la seconda edizione consecutiva si partirà quindi da Pavia, precisamente da Piazza della Vittoria, ma diversamente dallo scorso anno i primi chilometri non si svilupperanno a est della città bensì a nord, con la carovana che raggiungerà la Certosa e, a quel punto, si immetterà sul percorso tradizionale. Si transiterà dunque nuovamente da Pavia e, dopo aver attraversato Ticino e Po, ci si dirigerà verso Casteggio e Voghera prima di puntare su Tortona, che non sarà raggiunta direttamente ma attraverso una deviazione nel territorio passando per Rivazzano Terme e Viguzzolo, entrando così in provincia di Alessandria e in Piemonte.
Da questo momento si seguirà il tracciato classico, passando da Novi Ligure e Ovada per iniziare i lunghi chilometri di avvicinamento al Passo del Turchino su strada in leggerissima salita e pedalabile, che si impennerà (con pendenze comunque mai sopra il 5-6%) solo in prossimità dello scollinamento, il quale avverrà appena dopo l’ingresso negli ultimi 150 chilometri di gara. Ormai entrati in Liguria, i corridori affronteranno quindi la ripida discesa verso Voltri, nella periferia ovest di Genova, che porterà alla Statale 1 (meglio conosciuta come Via Aurelia) e, finalmente, sul mare.
Seguiranno i soliti 80 chilometri molto tranquilli dal punto di vista altimetrico lungo la Riviera di Ponente attraverso Arenzano e Cogoleto e poi nella provincia di Savona con Varazze, lo stesso capoluogo, Vado Ligure, Spotorno, Finale Ligure, Loano, Albenga, Alassio e Laigueglia. A quel punto, poco prima di entrare negli ultimi 50 chilometri, si comincerà a salire verso Capo Mele, seguito a stretto giro di posta dal Capo Cervo e dal Capo Berta (entrambi già in provincia di Imperia), asperità che storicamente non fanno particolarmente la differenza ma che, se affrontate ad alto ritmo (in particolare l’ultima, la più lunga e impegnativa), potrebbero restare nelle gambe dei corridori e, quantomeno, cominciare ad assottigliare un po’ il gruppo.
Da quel momento, in ogni caso, la corsa sarà ormai lanciata e, dopo una breve discesa verso Imperia, si percorreranno una decina di chilometri pianeggianti fino a San Lorenzo a Mare, dove si inizierà a salire verso la Cipressa, ascesa che fa parte del percorso della Classicissima ormai dal lontano 1982. La salita, che misura 5,65 chilometri, propone una pendenza media del 4,1% e picchi del 9% che generalmente non sono decisivi, ma lasciano scorie importanti nelle gambe dei corridori, soprattutto se coloro che punteranno a una gara selettiva cercheranno di alzare il ritmo con le loro squadre, mandando magari in difficoltà una parte dei velocisti.
In vetta mancheranno poco più di 20 chilometri al traguardo e una ripida discesa riporterà tutti sull’Aurelia, dove 9000 metri pianeggianti (che di solito frenano i tentativi di attacco sulla Cipressa) attraverso Santo Stefano a Mare e Arma di Taggia condurranno ai piedi del Poggio, l’ultima e spesso decisiva difficoltà di giornata. La salita, lunga 3700 metri, non è particolarmente dura (la pendenza media è del 3,7%, con punta dell’8% in prossimità della cima), ma dopo tanti chilometri in sella potrebbe risultare fatale per le ambizioni di una grossa fetta del gruppo, in particolare se si susseguiranno gli attacchi dei corridori che vorranno a tutti i costi evitare lo sprint.
Dopo lo scollinamento, piazzato a 5600 metri dalla conclusione, ci saranno però anche i 3,3 chilometri di una discesa molto tecnica (e piuttosto pericolosa, ancor più in caso di strada bagnata) per poter fare la differenza, con i vari tornanti, curve e controcurve che potranno esaltare le qualità dei migliori discesisti. Al termine della picchiata si rientrerà sull’Aurelia e mancheranno soli 2300 velocissimi metri all’arrivo di Sanremo, in Via Roma. Un tratto, questo, perfetto per assistere a tentativi di contropiede che possono anche rivelarsi decisivi, mentre in caso di volata (comunque probabilmente ristretta) sarà importante essere ben posizionati all’ingresso del rettilineo finale e, magari, avere l’aiuto di un compagno di squadra per evitare di sprecare le poche energie rimaste.
DALLA PARTENZA | ALL’ARRIVO | NOME | LUNGHEZZA |
139,3 | 149,7 | Passo del Turchino | |
237,4 | 51,6 | Capo Mele | 1,6 km al 4,6% |
242,3 | 46,7 | Capo Cervo | 1,1 km al 3,7% |
250,1 | 38,9 | Capo Berta | 1,8 km al 6,9% |
267,3 | 21,7 | Cipressa | 5,65 km al 4,1%, max. 9% |
283,4 | 5,6 | Poggio di Sanremo | 3,7 km al 3,7%, max. 8% |
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